Skip to main content

Storia della Scuola Pontificia Pio IX

dal 1859

La Nostra Storia

La “Scuola Pontificia Pio IX”, già “Scuola Pia”, fu voluta e fondata nel 1859 dal Sommo Pontefice Pio IX, di cui porta il nome. È la più antica istituzione scolastica della Chiesa, dopo il “Collegio Romano” e il “Collegio Nazareno”. E’ un Istituto di consolidata tradizione educativa che mira alla formazione integrale dei giovani.
La Scuola Pontificia Pio IX, fondata dal Papa Pio IX nel 1859, è un Istituto di consolidata tradizione educativa che mira alla formazione integrale dei giovani, accogliendo presso la sua struttura non solo studenti di confessione cattolica, ma anche alunni aderenti ad altre confessioni o religioni, consapevoli comunque del Progetto di istituto.
Tale finalità sottende una proficua interazione con il territorio circostante e con le corrispondenti istituzioni verso le quali la scuola si pone in termini di costruttiva collaborazione. Parallelamente la natura propria di scuola cattolica richiede un significativo impegno sociale, quale si è sostanziato, ad esempio, nell’impulso dato allo scoutismo e ad esperienze di volontariato, affidato alla libera adesione dei giovani, che da alcuni anni fa riferimento all’Opera Santa Teresa del Bambino Gesù in Ravenna.
Questo duplice aspetto si articola più specificatamente nella volontà di trasmettere valori culturali consolidati e fecondi in virtù di una costante sollecitazione degli studenti ad un impegno autentico e responsabile, al fine di favorire un positivo approccio agli studi universitari.
Il perseguimento delle finalità educative, peraltro specificate nel Progetto di Istituto, ha coinvolto in uno sforzo coeso e solidale le varie componenti della Scuola quali insegnanti, genitori e alunni, che costituiscono una comunità educativa impegnata e mirata a obiettivi comuni.
Sono attivi nella Scuola gli Organi Collegiali, quale segno evidente della volontà di consolidare una “cultura di collaborazione” e interazione tra le varie componenti. È doveroso, peraltro, rilevare la completezza del plesso scolastico che dalla scuola materna giunge fino ai corsi liceali classico e scientifico, cosi da consentire, in molti casi, una progettualità didattica di ampio respiro. La realizzazione degli obiettivi educativi e formativi si è articolata attraverso un´ampia offerta di iniziative sportive e soprattutto culturali quali, ad esempio la frequente partecipazione a spettacoli teatrali e le periodiche visite guidate di carattere scientifico e artistico.

Due caratteristiche connotano la Scuola dalle origini ad oggi: l’attività educativa “a tempo pieno”, vale a dire nei giorni feriali e festivi, d´estate e d´inverno e, in secondo luogo, la continuità didattica.

La scuola dispone di ambienti e di attrezzature adeguate per il raggiungimento degli obiettivi culturali ed educativi che l´istituto si propone.

La “Scuola Pontificia Pio IX”, già “Scuola Pia”, fu voluta e fondata nel 1859 dal Sommo Pontefice Pio IX, di cui porta il nome. È la più antica istituzione scolastica della Chiesa, dopo il “Collegio Romano” e il “Collegio Nazareno”. Dal 1930 ha cambiato anche sede: da piazza Pia a Palazzo Serristori.
1854

Dietro suggerimento di Mons. De Merode, Pio IX chiede a Mons. Vittore Scheppers di trasferire un gruppo di Fratelli di Nostra Signora della Misericordia in Italia, per affidare ad essi una prima opera giovanile: la chiesa e il terreno di Santa Balbina, per la rieducazione dei minorenni delinquenti, per mezzo dell’istruzione e del lavoro (scuola agraria).

1859

Pio IX crea in Borgo due scuole: una femminile, in piazza delle Vaschette, e una maschile, che viene affidata ai Fratelli di Nostra Signora della Misericordia. Sede provvisoria, dall’agosto 1859 all’agosto 1861, in vicolo del Farinone, 1.

1861

Pio IX inaugura personalmente la nuova sede, in piazza Pia. L’edificio resterà sede della “Scuola Pia” fino al 1930, quando fu abbattuto dal Comune per ampliare la piazza e creare spazi attorno Castel Sant’Angelo. Si perdette così l’area del giardino, molto preziosa per le attività della scuola.

Gli intenti del Papa sono chiaramente indicati nel Chirografo Pontificio che porta la data del 3 settembre 1861. Fatta menzione della scuola femminile fatta costruire in borgo Vittorio e affidata alle suore, il Chirografo recita: «abbiamo ora voluto aggiungere l’altro stabilimento, fatto ancor esso edificare con il particolare nostro Peculio» per i fanciulli di sesso maschile. «Ed affinché questi possano essere educati col mezzo di abili maestri, abbiamo prescelto a tal fine i benemeriti Fratelli di Nostra Signora della Misericordia». Scuola dunque, ma anche attività post-scolastiche festive: «Ad impedire poi che i fanciulli suddetti siano esposti a pericolose occasioni nei giorni di vacanza, abbiamo pure provveduto che l’edificio suddetto abbia annesso un giardino in cui possano meglio riunirsi ed attendere a un onesto divertimento». Le “Cronache” della scuola commentano l’interessamento del Pontefice per una scuola così concepita con queste parole: «… avendo veduto con gran dolore il gran numero di ragazzi che scorrazzava le strade del popoloso quartiere del borgo presso il Vaticano».

Alla scuola primaria si aggiunse in seguito un corso che oggi chiameremmo “post-elementare”. Fin dagli inizi si creò una “Congregazione mariana”. I rapporti del Pontefice con la scuola erano tenuti indirettamente attraverso mons. Borromeo, direttamente con le frequenti visite e convocazione dei Fratelli in Vaticano o con le sue visite pastorali alla scuola stessa (fino al 1870). I contatti dalla Santa Sede con la Scuola e viceversa continuarono sotto Leone XIII e si intensificarono sotto San Pio X. L’idea lungimirante di Pio IX mise quindi la scuola su un duplice binario: quello scolastico propriamente detto (tre ore di lezione al mattino e tre al pomeriggio, tranne il giovedì); quello educativo dei giorni di vacanza (le feste, il giovedì, tre giorni a Carnevale, il mese di agosto). Nasceva così il “ricreatorio” (oggi si direbbe l’“oratorio”).

Nei primi anni del ‘900 una personalità di eccezione, fratel Damaso Cerquetti, sviluppò genialmente l’idea iniziale di Pio IX. Accorgendosi, infatti, che sia gli alunni che gli ex-alunni, che ancora frequentavano la Scuola e i Fratelli, erano notevolmente cresciuti di numero affiancò al “ricreatorio” opere con intenti educativi ad ampio raggio e a tempo pieno:

  • religiosi: l’associazione giovanile Sacro Cuore, destinata agli ex-alunni e, per volere di Pio X, anche ad altri, che assicurava una forte formazione religiosa;
  • culturali: la “Sala Pia”, concepita come teatro stabile per i giovani dell’Associazione e per gli alunni;
  • sportivi: la società sportiva “Fortitudo 1908”;
  • musicali: i “Pueri Cantores” educati e diretti dal Maestro Mons. Lorenzo Perosi per la “Cappella Sistina” (Perosi fu ospite dei fratelli da quando venne a Roma da Venezia fino alla vigilia della seconda guerra mondiale) e un “Schola Cantorum” intitolata a “Palestrina”.

Agli inizi del ‘900 Pio X affida ai fratelli la “Scuola Vaticana” dentro il Vaticano stesso.

1927

Il Comune decide l’allargamento di piazza Pia e, conseguentemente, la sede della scuola viene demolita. La Santa Sede rientra in proprietà dell’allora caserma “Serristori” che viene restaurata grandiosamente e trasformata in edificio scolastico.

1930

La Scuola Pia si trasferisce nella nuova sede, inaugurata proprio in quell’anno. L’ampiezza dei locali suggerisce un potenziamento della scuola e viene così fondato l’Istituto tecnico inferiore.

1939

L’Istituto tecnico cede il posto al Liceo Scientifico seguito poco dopo da quello Classico.

Oggi la struttura scolastica ha mantenuto la scuola Primaria, la Secondaria di 1° grado, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Liceo delle Scienze Umane e Scuola dell’Infanzia. Continuano inoltre le attività extrascolastiche: gruppo Scout, Ex-alunni, Gruppi di preghiera, incontri di catechesi, volontariato giovanile e attività sportive e musicali.

top